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«Là, dove nidificheranno molti uccelli.//Insisti nello scrutare a lungo il mare/diffidando del tuo sguardo disabile.//No, niente di maestoso, per fortuna./Piuttosto una nuova calma, una diversa/geometria della spuma.»
L’antologia che la prestigiosa collana bianca di Einaudi offre a Fabio Pusterla è un’inequivocabile e meritata consacrazione per un poeta rimasto fedele a un piccolo editore di grande qualità quale Marcos y Marcos. Percorrere oggi i venticinque anni di poesia che vanno da «Concessione all’inverno» (1985) a «Folla sommersa» (2004), nell’attesa del prossimo «Corpo stellare» (di cui si anticipano alcuni testi nel presente volume), è anche e soprattutto una netta conferma letteraria: la precisione insieme esigente, autorevole e calorosa del poeta ticinese si afferma a poco a poco in questa traversata dai pochi temi cocciuti e dal ritmo magnificamente iscritto nella tradizione italiana (che tende a complessificarsi come un fiume in piena nelle opere più mature): i luoghi sono sempre umani, gli oggetti per quanto desolati sempre tangibilmente carichi di vita, i volti – dai figli del poeta alle figure storiche – espressamente esemplari. Ne esce una poesia moralistica in senso pariniano, sostenuta da una pregnanza lirica degna delle Tragedie manzoniane: una poesia lombarda, insomma, nel suo ancoraggio, ma totalmente europea per l’orizzonte metafisico che invoca. Una poesia di resistenza senza strappi apparenti, accorata e matura: «Ed improvviso il loro silenzio fu immenso, pauroso». (Pierre Lepori, «Viceversa Letteratura» n. 4, 2010)
Einaudi, Torino 2009
ISBN: 978-88-06-18521-3
La terza raccolta di Fabio Pusterla (nato a Mendrisio nel 1957) rappresenta una svolta verso una voc…