Schumacher presenta l’anatomia del potere totalitario e del suo apparato di «drizzatori» quasi a mo’ di modello, svelandone l’«estetica e lo spirito» del funzionamento, e concludendo che un sistema del genere non potrà mai essere rimosso ed eliminato attraverso una società che si «piega e si lascia invischiare», ma che sarà possibile liberarsene solo con la resistenza e la violenza. Il prestigiatore che dovrebbe far saltare il sistema, in realtà non rappresenta solo un personaggio, infatti sfoggiando la sua abilità di imitatore rappresenta piuttosto una collettività in rivolta. Il prestigiatore non mira alla fama personale e agli applausi, ma agisce libero da brame di potere personali – e compie, così, il suo sacrificio.
Schumacher combina una generalizzazione allegorica e la precisione stilistica, aprendo una visuale sorprendentemente nitida sugli ingranaggi psicologici del regime fascista. Il romanzo si conclude con un appello appassionato a tutti i prestigiatori e giullari, quindi alla dignità di tutti noi: non lasciatevi ridurre a leccatori e lacchè del potere.
(Beat Mazenauer, trad. di Anna Allenbach)
Traduzione del titolo: L’ora dei prestigiatori
Artemis Verlag, Zürich 1981
ISBN: 3-7608-0558-2