Man mano si scopre che Paul von Matt è scivolato fuori dalla vita. Non va più al lavoro, non può, ci dev’essere stato un imprevisto. A tentoni attraversa la vita quotidiana che probabilmente non sarebbe in grado di gestire senza l’aiuto di sua moglie Marion, e si vede confrontato col fatto che la memoria lo abbandona regolarmente. E poi, d’improvviso, si ricorda di molte cose, di cose che non può sapere con tanta precisione, non così come le vede chiaramente davanti ai suoi occhi.
Nella sua testa qualcosa si è spostato, non sapremo mai cosa. Anche Paul non lo sa, e ogni tanto non si ricorda nemmeno esattamente come ci si comporta. Vede il mondo in parametri riconoscibili solo a lui. Per lo meno, Paul, che dimentica molte cose e molte persone, non sarà dimenticato. Suo fratello Theo compare regolarmente, anche il suo collega di lavoro Steff, e man mano i numerosi dettagli si ricompongono dando un’idea della vita che Paul deve aver vissuto in precedenza.
Il romanzo di Jürg Schubigers «Nicht schwindelfrei» racconta di quest’altra vita. Schubiger, un virtuoso dei piccoli spostamenti, dei passaggi quasi impercettibili, indirizza il suo protagonista in un viaggio precario dell’incertezza. Quel che lo aspetta, Paul non lo può sapere, nemmeno perché non ha più la capacità di ricordare, ha dimenticato tutto: ora tutto è aperto, tutto è pensabile.
Gli avvenimenti sono raccontati con un linguaggio che rimane elastico e teso e fino all’ultimo lascia tutto in sospeso.
(Martin Zingg, trad. Anna Allenbach)
Raccomandato per la traduzione da Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia: www.12swissbooks.ch
Traduzione del titolo: Non senza vertigini
Haymon Verlag, Innsbruck / Wien 2013
ISBN: 978-3-7099-7139-0