Leo Tuor è un appassionato lettore del filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein. Tuor diventa a sua volta filosofo quando va a caccia, e porta sempre con sé un’opera di Wittgenstein; il leggendario «Tractatus Logico-Philosophicus». Perché anche i cacciatori riscontrano cose di non facile accesso e difficili da esprimere a parole. Ed è proprio l’attesa che porta alla conoscenza di molte cose, che senza di essa rimarrebbero irraggiungibili. La caccia è un percorso che si addice a farci conoscere l’essere umano, ci svela Tuor. E il cacciatore deve anche saper narrare. «Se un leone potesse parlare, noi non lo capiremmo» dice Wittgenstein. Anche lo stambecco, non potremmo capirlo, se potesse parlare, scrive Leo Tuor. Ma nel suo saggio, Tuor ci dà un’idea di come si possa sentire un cacciatore, quando si avvicina al re delle alpi, allo stambecco.
(Martin Zingg. Traduzione: Anna Allenbach)
Raccomandato per la traduzione dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia: www.12swissbooks.ch
Traduzione del titolo: Catscha sil Capricornen Cavrein
Casagrande, Bellinzona 2014
ISBN: 978-88-7713-620-6
Non c'è traduzione italiana di questo libro. Qui potete leggere la versione tedesca di consiglio di …