Elisabeth Horem

Mauvaises rencontres

« Elle marche en levant haut les genoux dans l'herbe craquante et blonde, une herbe jamais fauchée, pleine de chardons et d'oseille sauvage. Les froissis de l'herbe sous ses pas se mêle à la rumeur de la mer qu'elle ne voit pas encore mais qu'elle entend déjà cogner contre les rochers. »

«Mauvaises rencontres» [Brutti incontri] è impregnato di un’affascinante atmosfera di stranezza. In questi tredici racconti, Elisabeth Horem esplora i crocevia dove la vita improvvisamente perde l’equilibrio. Le sbandate sono frequenti e talvolta ben reali, come nella novella che dà il titolo alla raccolta. Altrove, si tratta piuttosto di sentimenti torbidi, ambienti assurdi e situazioni kafkiane, virate esistenziali dove i protagonisti si mettono in gioco. L’autrice tratteggia con poche parole i movimenti oscuri dell’anima, il desiderio e la colpa che la tormentano, gli appuntamenti mancati e i diversi volti della solitudine. Con grande finezza però, lascia aperte le brevi prose e lascia il lettore trasognato.

(Anne Pitteloud, «Viceversa Letteratura» n. 1, 2007, traduzione di Yari Bernasconi)

Traduzione del titolo: Brutti incontri

Bernard Campiche, Orbe 2006

ISBN: 2-88241-177-4