Hansjörg Schertenleib

Wald aus Glas

«Sie nahm die Liste aus dem Buch, entfaltete sie aber erst, als sie wieder am Schreibtisch saß: Passagierdampfer / Glaskabine / Indonesien / Obersturmbannführer / Girlanden / Lump / Bienengesumm / Monteuranzug / Ausreisevisum / Kostbarkeiten / Kanarienvogel / Mücke»

Ne «La foresta di vetro» una donna anziana e una giovane si incontrano: la prima è alla ricerca del suo passato felice, la seconda è in fuga da un futuro che rifiuta. Le due donne non potrebbero essere più diverse fra loro. Roberta Kienesberger ha settantadue anni e ha perso tutto; da ultimo le hanno portato via il cane e l’hanno rinchiusa in una casa di riposo. Ma lei oppone resistenza e fugge. Libera il suo cane e si mette in viaggio – dalla Svizzera all’Austria – con l’intento di tornare alla casa natale e prendere di nuovo in mano le redini della sua vita. Di nascosto prepara la fuga dalla casa per anziani: si è comprata una piccola tenda, un paio di scarponi, un sacco a pelo – tutto l’occorrente per raggiungere a piedi il luogo della sua infanzia.
Strada facendo incontra la quindicenne Ayfer, nata e cresciuta in Svizzera, ma che i genitori hanno relegato presso uno zio in Turchia, proprietario di un albergo sul Mar Nero nel quale è costretta a lavorare. Qui deve anche confrontarsi con i valori religiosi dello zio e della zia. Anche Ayfer progetta la propria fuga: «Sono una pietra viva, pensa, un rettile che attende l’unico momento giusto, il momento che non deve lasciarsi sfuggire per nessuna ragione.», e parte quindi per la Svizzera.
Le strade di Roberta e Ayfer si incroceranno per qualche istante e, malgrado la differenza d’età, le due donne si riconosceranno come anime affini.

(Martin Zingg, traduzione italiana di Paola Gilardi)

Raccomandato per la traduzione dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia: www.12swissbooks.ch

Traduzione del titolo: La foresta di vetro

Aufbau Verlag, Berlin 2012

ISBN: 978-3-351-03503-7